“hackintosh è un sistema affidabile al 100% o qualche problemino/crash bisogna aspettarselo?”
Partiamo da un presupposto fondamentale, nessun sistema è affidabile al 100% – parliamo di una mezza dozzina di difetti congeniti solo per gli ultimi modelli di macbook pro.
SMBIOS e aspettative del software (molto raro)
Ci sono “problemini” che si riscontrano con hackintosh, alcuni derivati alla non perfetta aderenza tra l’identificativo del modello di PC e i componenti in realtà presenti; ad esempio, con un identificatore macbook 2016 15 pollici rispetto ad un hack portatile con un I7 6700hq e HD530 integrata, non avremo la scheda video dedicata Polaris 12 che questo modello normalmente monta, causando performance minori del previsto in Final Cut, oppure la stessa broadcom a 4 antenne, causando problemi di interferenza con il segnale bluetooth quando usaimo wifi a 2.4ghz.
Inoltre il nostro identificativo non sarà riconducibile ad un acquisto di HW generale e potrebbe causare rogne con i primi check della connessione al nostro appleID; apple però non ha mai preso effettivi provvedimenti a riguardo, lasciando usare anche i vari servizi come continuity/airdrop a patto di avere una scheda wifi broadcom compatibile.
Crash Software
Crash durante l’esecuzione delle applicazioni avvengono quanto su un mac originario: è estremamente frequente che un cliente mi contatti per un problema, e questo si riproponga esattamente identico su macchine originali, in quanto questi ambiti di “discrepanza hw” di cui sopra sono molto ridotti e non condizionano, per esempio, i classici conflitti tra plugins che colpiscono particolari combinazioni di versione di SW, SO e plugin stesso.
Problemi con assistente migrazione
Un altro esempio sono i problemi di migrazioni dati, corruzioni di template, o in generale di trasporto di progetti tra sistemi con versioni di plugin diversi, che si riproporrebbero identici se aggiornaste la vostra macchina da Apple ad Apple originale.
Quando utilizziamo un assistente migrazione da un sistema originale apple “sporco” dove i blocchi apple alle estensioni non riconosciute ne impedivano l’esecuzione (Macos impedisce l’avvio di software non ufficialmente “verificato” con la sua versione) queste verranno invece eseguite sul sistema Hack (che non può bloccare le estensioni non riconosciute, necessarie al suo avvio).
Pensiamo di avere ad esempio un driver di una vecchia motu del 2010, che abbiamo venduto e ci dimentichiamo di aver installato. Quando compriamo un nuovo macbook nel 2014, facciamo la migrazione; il driver viene migrato, ma rimane disattivato in quanto non firmato per il sistema nuovo. Arriva il 2020, e migriamo il sistema su un hack, dove il blocco della firma è disattivato; il driver improvvisamente tornerà attivo, con un codice del 2010 completamente incompatibile con il nostro sistema operativo del 2020, causando un crash immediato al caricamento (anche senza nemmeno avere una scheda audio connessa!). Storia vera!
La soluzione in questi casi è pulire il sistema di origine prima di effettuare la migrazione.
Problemi Hardware (componenti che si rompono fisicamente)
Come già spiegato sopra e ribadito nell’articolo di confronto con M1, considerate che un problema hardware al dispositivo avrà sempre conseguenze peggiori su un prodotto apple originale, date le difficoltà insite nella loro riparazione e recupero dei dati. Insomma, mi sento più al sicuro sapendo che il mio sistema di lavoro è all’interno di un SSD standard che posso spostare in pochi minuti e leggere ovunque piuttosto che saldato sulla scheda madre di una macchina che potrebbe decidere di non accendersi più dopo aver collegato un hub usb che non gli piace. In un sistema assemblato, ogni componente che presenti difetti è sostituibile con altri dello stesso modello o spesso anche di altre marche (ad esempio RAM e DISCHI) in autonomia dal cliente o direttamente da noi.