Una raccolta di considerazioni sulle CPU Alder lake come 12400f e 12500
– questi processori sono costruiti sullo stampo “h0” che presenta solamente i 6 core ad alte prestazioni, senza E Cores. Questo risulta principalmente in consumi molto ridotti rispetto al core “C0” (in idle sono dimezzati) e in latenze interne leggermente minori. Di contro, la densità termica è maggiore – risultando in frequenze di boost leggermente inferiori sotto stress senza ottimizzazione dei consumi. Un articolo a riguardo: https://www.hwcooling.net/en/the-same-and-yet-different-intel-core-i5-12400-duel-h0-vs-c0/ si noti che in italia non mi è mai capitato di trovare 12400f, 12500 o 12600 derivati da core C0.
– Anche se si pensa spesso che le differenze di prestazioni nei test tra cpu siano dovuti al numero di core o alla velocità degli stessi (le prestazioni single core teoriche), i test di HwUnboxed e le cpu come 5800x3D rivelano chiaramente in quanti ambiti siano le dimensione della cache e la frequenza e tempo di accesso di essa, dei core e tra i core i fondamentali discriminanti.
Per questo motivo quindi usando ad esempio un i9 10850k vedremo un effettivo utilizzo bassissimo della CPU (e quindi consumo di energia) in game, ma comunque incrementi di prestazioni rispetto ad un i5 10400.
Un altro ottimo esempio è osservare in recensioni come questa il fatto che guardando al 12400f come riferimento, questo sia superiore al 9900k in quasi tutti i test tranne alcuni puramente multicore come blender/cinebench, e il gap invece con il 12900k che ha più del doppio di potenza multicore sempre in quei due test sia invece nella maggior parte degli altri applicativi ridotto tra 10 e 30 % , anche nei giochi non limitati minimamente dalla scheda video come Rainbow Six o CS GO.
Alcuni video che analizzano il 5800x3d e il suo rapporto con la ram:
How does L3 Cache boost gaming performance? 5800X3D Discussion
Se la funzione della cache è quindi quella di fare da buffer per la più lenta RAM di sistema, tanto più quest’ultima sarà veloce, tanto meno la prima sarà necessaria; a pari workload, una ram più veloce impatta le prestazioni in percentuali diverse a seconda della dimensione della cache della cpu che si sta testando. Dipende poi dal tipo di gioco l’impatto sui 1% e 0.1% lows a seconda della dimensione dell’engine “centrale” del gioco, come si può vedere nei test del 5800x3D contro la versione standard, nei test di L1Tech con giochi più vecchi (che stanno tutti nella cache appunto) ed è spiegato qui, nel punto salvato: https://www.youtube.com/watch?v=78l6ftm6NSw&t=610s
Questo è il motivo per il quale cpu come 12400f / 12500 con 18MB di L3 beneficiano maggiormente dal tuning della ram rispetto a cpu superiori.
– Un “problema” di queste CPU è però che il voltaggio del memory controller (System Agent) è bloccato a circa 0.95v , il che si traduce in una difficoltà a reggere in media frequenze superiori alle 1733mhz per ddr4 (3466MT) in Gear 1 e 2800mhz (5600MT) per ddr5 in Gear 2. Questo varia a seconda della fortuna (silicon lottery) e delle temperature operative; un chip sfortunato che lavora a 99 gradi magari per un dissipatore montato male potrebbe dare problemi già a 1666mhz, mentre un fortunato con un raffreddamento eccellente come un Thermalright PA120 e un undervolt consistente, rimanendo sotto i 50 gradi potrebbe reggere anche 3666MT DDR4 G1 / 6000MT DDR5 G2. Il motivo di questo blocco è ovviamente proprio quello di impedire che il 12400f vada totalmente ad annullare, con ram veloci, ogni vantaggio delle cpu superiori cannibalizzandone le vendite!
Questo in particolare è una sfortuna per chi volesse “facilmente” assemblarsi un sistema ddr4 perchè i kit in commercio esistono solitamente a 3200MT o 3600MT, andando quindi a non sfruttare il margine con i primi e rischiando con i secondi, obbligandoci ad un intervento manuale che sia tuning della frequenza delle memorie e magari undervolt della CPU per sperare di tenere i 3600, sopratutto con un 12400f che scalda davvero poco.
Lavorando al massimo a queste frequenze (che sono standard per i kit sul mercato) il grande lavoro sarà da fare sul tuning delle latenze della memoria.
– per esperienza diretta c’è una differenza nei risultati ottenibili in media: dato che le ddr4 sono sul mercato ormai da 7 anni, i produttori conoscono meglio i limiti dei vari chip e i valori integrati nel profilo “xmp” e quelli calcolati in automatico dalle schede madri saranno quindi più vicini ai limiti effettivi. Perciò il guadagno medio da un ottimizzazione manuale si limita ad un 10% circa.
Le ddr5 che sono invece acerbe possono presentare margini anche fino al 30%; seppur a stock i risultati in termini di latenza siano leggermente inferiori alle 4, con la giusta conoscenza e tempo si otterrà un pareggio dei due risultati con tuning, mentre giù di base in banda passante vanno quasi il doppio risultando in vantaggi enormi (anche del 30%) in tutti i campi dove questa è rilevante come ad esempio editing video. Attenzione soltano ad evitare i banchi ddr5 da 8gb – sono estremamente più lenti e non vanno assolutamente comprati!
– una caratteristica importante di questo processore è avere una potenza multicore leggermente superiore a quella delle consolle di attuale generazione ps5/xbx serie x , questo garantisce che sarà abbastanza per tutto il ciclo di vita di queste; se infatti i dettagli grafici andranno a crescere nel tempo, per mantenere la compatibilità con i primi modelli gli sviluppatori saranno obbligati a rispettare il target delle cpu base
– per il gaming rimane da considerare sempre il maggior carico sulle CPU che comporterebbe l’uso di una scheda nVidia, perciò è ancora più conveniente utilizzare AMD, serie 6xxx per un uso FHD fino a 2k e serie 7xxx per 2k ultra ad alti fps e 4k, e in caso interessi il raytracing
Problema spiegato in questo video di HWUnboxed ed evidente anche in successivi test con altre CPU. Tra il consumo minore di CPU, il maggior quantitativo di vRam e come già la storia pregressa di GCN contro Kepler insegna, una RADEON è scelta migliore nell’immediato e molto migliore sul lungo periodo.