Il raffreddamento a liquido è una pessima idea

Esponiamo per quali motivi il raffreddamento a liquido è una scelta pessima per qualsiasi computer, e per quale motivo riscontriamo spesso una coincidenza con altri gravi errori di progettazione (non limitati al solo raffreddamento) nelle macchine che lo montano.

Nel computer sono presenti una serie di componenti di calcolo come CPU e GPU che sviluppano grandi quantità di calore su una superificie molto ridotta; per dissipare questo calore è necessario distribuire questo calore su una superficie molto più ampia (radiante) dalla quale si disperde con l’ausilio solitamente di ventole.

La prima fase di distribuzione, nei raffreddamenti “ad aria” avviene con elementi “fissi” di metallo, che sia il corpo in alluminio stesso, un elemento di rame o un sistema che comprende “heatpipes” che estraggono il calore generando autonomamente un flusso per evaporazione interna; in tutti i casi si ha un tutt’uno con il sistema radiante, senza alcuna parte attiva.

I raffreddamenti “a liquido” invece portano il calore fino alla superficie radiante tramite un liquido che non evapora, in tubi morbidi (o comunque assemblabili a piacere) permettendo di posizionare il sistema radiante ancorato ad altre superfici del case, permettendo una superficie radiante molto più pesante e quindi ampia; il liquido va mosso nel sistema con una pompa, solitamente posta sopra il processore stesso.

La seconda fase del raffreddamento, dove dalla superficie radiante si disperde il calore, avviene sia naturalmente per convezione e diffusione (il calore sale verso l’alto e si scambia con l’aria per differenza di temperatura) ma quasi sempre si aiuta con delle ventole, posizionate in maniera coerente all’interno del case con altre in immissione ed estrazione creando un unico flusso d’aria.

I (falsi) vantaggi del liquido

Come detto, la possibilità con i raffreddamenti a liquido di posizionare il sistema radiante separato dalla cpu permette dimensioni maggiori, utilizzando due o tre ventole fino a 140mm, permettendo in teoria di allontanare un volume maggiore di calore o di girare più lentamente a pari quantità. Tutto questo ovviamente in caso di un montaggio perfetto e salvo altri problemi non previsti.
Ma il primo dei due vantaggi teorici è ormai un retaggio del passato: infatti, a causa della continua miniaturizzazione dei processi produttivi, il limite di calore dissipabile è ora dato dalla superficie di contatto del chip stesso, e non nella dimensione del radiatore. Rimane solo valido quindi il secondo punto, marginalmente e se non si considera che l’aumento di consumo del sistema è esponenziale in confronto all’aumento di prestazioni, e se il tuo sistema è overcloccato a livello  da esser rumoroso usando un dissipatore ad aria Noctua, probabilmente avrai problemi di stabilità prima di doverti preoccupare del rumore e basterebbe magari spingerlo 1% meno per la pace dei sensi, del sistema di condizionamento della tua stanza (che è dove il calore va a finire) e della tua bolletta.

I (veri) problemi

Quando si dovesse rompere una ventola, in entrambi i tipi di raffreddamento, la convezione e il flusso creato dalle rimanenti saranno comunque in grado di dissipare una parte consistente del calore – tant’è che in alcuni casi addirittura è possibile realizzare un raffreddamento totalmente passivo con un radiatore abbastanza ampio.

Ma se dovesse venire a meno la pompa, la prima parte di distribuzione del sistema a liquido, verrebbe a mancare totalmente la capacità di dissipazione rendendo la machina inutilizzabile.

A questo possiamo aggiungere la possibilità, seppur remota, che cedimenti, errori di assemblaggio o il seccarsi della gomma dei tubi causino delle perdite di liquido, interrompendo la distribuzione e danneggiando anche gli altri componenti.

Per questi motivi un sistema a liquido è molto meno affidabile, e nessun assemblatore di sistemi professionista lo consiglierebbe ad un cliente. Il sistema a liquido, oggi, ha uno scopo prevalentemente di estetica e di status, e nulla che dovrebbe aver a che fare con un sistema bilanciato e sensato. Si trovano solo su macchine assemblate dagli amici, i “cuggini” inesperti; se vi capita di avere qualcuno che ve lo consiglia – o non vi dissuade da una vostra richiesta, tant’è che la si potrebbe considerare una domanda trappola da fare a un assemblatore per verificarne la saggezza – evitatelo.

Ed è per questo che nel 90% dei casi si troveranno anche altri errori madornali in queste macchine, a partire spesso proprio da un montaggio errato del sistema liquido stesso come radiatori sottosopra che causano accumuli di bolle nella pompa, ventole orientate male, contatto parziale con la CPU, scarico del radiatore su case chiuso, ma anche altri errori da principianti di bilanciamento come schede madri o alimentatori di fascia troppo bassa o troppo alta in relazione al sistema, mancanza di raffredamento per i VRM, schede video montate sul secondo slot – e quasi mai solo uno di questi alla volta.

Altri video sull’argomento

Linus Tech Tips

Gamers Nexus