Attenzione – questo articolo è di marzo 2021 – è cambiato in particolare il confronto con gli hackintosh portatili dove ora sono dispnibili modelli migliori come form factor e rapporto prezzo/prestazioni della cpu – rimangono valide le considerazioni in ambito video e di autonomia
Un altro recap per rispondere a domande cicliche che si propongono nella scelta dei portatili – dopo aver parlato nello specifico delle difficoltà nella scelta di un notebook con windows, parleremo ora anche delle alternative presenti sul mercato oggi, marzo 2021.
1 I Macbook M1
Già discusso a lungo in tre diversi articoli – qui l’ultimo e il link per i precedenti – Apple ha dato via ad una rivoluzione nel mondo del computer, che diventa ora un enorme cellulare. Le prestazioni a livello di CPU di M1 sono molto simili ad un i7 8700 desktop o un Ryzen portatile 4600h, superiori a qualsiasi macbook Intel compresi gli i9 da 16 pollici – rendendolo di fatto quasi competitivo con il mondo windows (anche se di recente si sono visti Ryzen 5800u, più potenti di M1, a 750 euro).
La macchina che prendiamo come primo riferimento è l’Air, più economico, senza touchbar e con prestazioni virtualmente identiche al Pro 13, addirittura superiori se la macchina viene moddata con thermal pads interni
I modelli Pro da 14 e 16 sono molto più costosi ed offrono migliorie secondarie in prestazioni CPU “reali” (pur avendo più core ad alte prestazioni, il single core è lo stesso e il numero di core efficienti è addirittura ridotto) offrono invece un enorme aumento delle prestazioni in ambito video, portandoli a livello di macchine PC con scheda video dedicata GeForce
Se il vostro utilizzo è quindi prevalentemente editing video in alta risoluzione con effetti, color correction oppure 3D, questa è una scelta praticamente obbligata rispetto a macbook usati o hackintosh.
PRO
– le prestazioni CPU in ambito audio, teoricamente equivalenti ad un Macbook Pro i9 con 90 tracce nel test di Logic, ma in pratica molto superiori in quanto non soggette ai problemi di throttling per calore o VRM
– leggerezza, batteria a lunghissima durata di circa 15 ore (chip a 5nm!)
– prestazioni superiori anche in ambito editing video rispetto a qualsiasi GPU integrata comprese le Vega dei Ryzen e alle ultime Xe di Intel 11 gen già per la versione M1 standard, e ancora maggiori per M1 Pro e Max
CONTRO
– affidabilità: già dai modelli 2016, i macbook hanno grossi problemi di riparabilità e difficoltà di recupero dei dati; con l’SSD saldato e legato al chip di sicurezza interno, qualsiasi danno vi impedisca di accedere al sistema renderà anche i vostri dati impossibili da recuperare, dato che apple non li mantiene quando effettua “riparazioni” (utilizzando altre parti ricondizionate come sostituzione delle parti difettose). L’impossibilità di affidarsi a riparatori esterni obbliga anche a sottostare ai loro tempi di attesa. Impensabile insomma lavorare senza backup cloud sempre attivi.
Apple ha poi una lunghissima storia di problemi di progettazione / difetti congeniti (una piccola lista dei più recenti qui) sopratutto dal 2016 in poi (e ancor prima comunque, con i 2010 e 2011 per le GPU dedicate e un sacco di altre più o meno diffusi problemi); sono già state rilevati casi di nuovi macbook uccisi dall’uso di dongle USB oppure da aggiornamenti del sistema operativo, e il problema della presunta usura eccessiva dell’SSD usato come swap
– costo dei ricambi: sostituire uno schermo rotto accidentalmente su un macbook retina costa 600 / 700 euro; sui nuovi 14 e 16 si parla addirittura di 1000 euro! E questi prezzi crescono continuamente perchè nessuna azienda è in grado di produrne indipendentemente e la sola fonte sono i computer con altri difetti non riparabili.
– compatibilità: a causa del nuovo HW e dell’obbligo al sistema operativo Big Sur, i nuovi macbook sono compatibili nativamente con pochissime app e drivers; questo ovviamente andrà a risolversi nel tempo, ma può impedire di utilizzare licenze già in vostro possesso o SW che non sono pienamente utilizzabili con l’emulatore Rosetta 2. C’è anche la notizia che Apple possa esser costretta a rimuovere completamente l’emulatore nei prossimi update, rendendo quindi la macchina praticamente inutile fino a che non saranno disponibili tutti i programmi nativi.
– poca RAM e SSD, non espandibili : l’architettura M1 riduce incredibilmente le latenze di accesso ai vari stadi di memoria, permettendo al sistema di lavorare sui dati direttamente da disco molto meglio di qualsiasi sistema attuale x86 e quindi accontentandosi di meno ram (anche se questo potrebbe causare un usura eccessiva del disco come scritto sopra), ma questo ovviamente non vale per i dischi esterni, e l’interno è limitato ad 1tb massimo ed incredibilmente costoso; per chi lavora con librerie audio molto grandi, produzioni sample-based come orchestra digitale, questo è un limite al momento invalicabile
– porte : altro problema presente nei mac dal 2016 e legato alla scarsità di storage interno, con sole due USBC / Thunderbolt sarà necessario affidarsi a catene di Hub e adattatori per l’Air
– etica e controllo : acquistare macchine che sono come cellulari e non riparabili rende totalmente dipendenti dalla casa madre, che potrà decidere in futuro di impedire qualsiasi applicazione non verificata uccidendo retrocompatibilità, cracking e app freeware costringendo tutto a passare per App Store
2 i portatili Ryzen di 4 e 5 gen con windows
Le cpu AMD su notebook sono una scelta incredibile; il loro design monolitico le rende immuni dai problemi di latenza delle controparti desktop, il gran numero di core e l’estrema efficienza dalle serie 4000 e 5000 permettono prestazioni paragonabili ai chip intel desktop, rendendo obsoleti i precedenti i7 ed estremamente sconvenienti anche gli attuali i9 (serie H da 8 core); abbiamo affrontato anche il loro impatto sul mercato rispetto alla scelta di un usato in questo precedente articolo.
PRO
– prestazioni/prezzo imbattibili per la CPU; un Ryzen 4700u può arrivare a 1200 cinebench r15, un 4600h a 1300, il 4900h a 1800 e la serie 5000 aggiunge un ulteriore 10% mediamente a questi numeri
– sottili e leggeri grazie all’efficienza del processo 7nm
– alcuni modelli ancora espandibili nella RAM, e sempre espandibili per lo storage
CONTRO
– difficoltà di scelta: come spiegato nell‘articolo dedicato, non basta la sigla della CPU per conoscere le prestazioni di un particolare modello di notebook, a causa dei problemi di raffreddamento e di DPC latency che sono specifici per ogni modello (e release di SO/drivers!). Si tratta quindi di una decisione che richiede una lunga ricerca ed è soggetta a diverse disponibilità dei vari modelli specifici.
– windows; le release dal 2020 (2004 e 20h2) e ora la versione 11 hanno fatto enormi passi avanti in reattività generale del sistema, ma rimane un sistema che tende ad aggiornarsi quando vuole (magari vorresti spegnere il pc per uscire di casa e ti obbliga a snervanti attese dove rischi di rendere inutilizzabile il pc se spento forzatamente), di più complessa manutenzione con registro di sistema e installers scritti da cani e molti altri difetti di usabilità che la rendono, a mio parere ma anche di molti altri, un esperienza meno “comoda” rispetto a macOs;
– mancanza di Thunderbolt
3 Hackintosh portatile da noi realizzato
Dopo un lungo periodo di test su vari modelli, superati i problemi di approvvigionamento, abbiamo iniziato ad offrire sul mercato piattaforme di hackintosh portatili.
PRO
– espandibilità di RAM ed SSD: lo Zbook può ospitare 2 NVMe e 1 Sata fino a quindi 16tb teorici di archivio (4+4+8), e 4 slot ram fino a 64gb, rendendole l’unica soluzione per produrre orchestra in mobilità in tranquillità; il Probook ha 1 NVMe e 1 Sata e due slot fino quindi a 12Tb e 32gb ram.
– nessun throttling: il sistema di raffreddamento e i tweak da noi applicati mantengono le prestazioni costanti in qualsiasi condizione per entrambi i modelli, senza superare gli 80 gradi, al contrario dei macbook pre m1 che arrivano in pochi secondo a 99c e devono ridurre le frequenze
– riparabilità, in quanto macchine di serie professionale HP i componenti sono fatti per esser accessibili, riparabili, e le parti di ricambio facilmente reperibili sul mercato
– possibilità in alcune config di montare sistemi precedenti fino a Sierra , e dual boot nativo con Windows, per la massima compatibilità con qualsiasi programma
CONTRO
– prestazioni CPU inferiori al Ryzen nuovo con simile prezzo, e ovviamente agli M1 che però costano linearmente il doppio: si parla di circa 45 tracce nel test logic; di 600 CB R15 per il modello sottile Probook e fino a 700 per i modelli Z
i modelli da 6 core 8750h grazie alla mancanza di throttling riescono a raggiungere 75 tracce su logic pro test
– lo Zbook è più grande e pesante per mantenere lo spazio per drive e ram espandibili e il sistema di raffreddamento per la GPU dedicata
Concludo brevemente riguardo alle tre alternative meno interessanti;
I macbook pro intel, anche se il recente 16 pollici i9 da 8 core è in grado di offrire prestazioni teoriche migliori dell’Air M1, in pratica a causa dei sistemi di alimentazione e di raffreddamento sottodimensionati si rivela una trappola, perchè messo sotto sforzo prolungato è costretto ad andare in throttling causando dropout audio, sopratutto se si usa schermo esterno.
I modelli delle annate 2016 e 2017 sono i peggiori in assoluto: sono dual core 13″ e quad core 15″, quindi prestazioni terribili, soffrono di tutti i difetti di throttling e di tutti i difetti di fabbrica come flexgate che ancora non è coperto da garanzia estesa se non per il 13 del 2016 ma è presente su tutta la gamma, il problema della tastiera (con garanzia estesa ormai in scadenza)
Tutti questi mac soffrono anche dei problemi indicati sopra ovviamente di non modularità, costo folle del ricambio dello schermo e irrecuperabilità dei dati in caso di guasto alla scheda logica.
Gli unici modelli considerabili sono quelli dal late 2013 al 2015; i loro vantaggi rispetto ad un hackintosh possono essere la presenza di thunderbolt 2 nativa e perfettamente funzionante con hotplug e la qualità dello schermo per editing 2d e sono gli unici con la possibilità di undervolt per eliminare il throttling, portandoli quindi al livello di prestazioni “giusto” delle cpu che montano. Rimangono comunque inadeguati come performance grafiche, seppur le loro gpu Iris o le dedicate AMD siano leggermente migliori delle integrate standard intel degli hackintosh. Hanno comunque problemi di fabbrica (la delaminazione dello schermo, l’instabilità dovuta ai VRM con shutdown casuali) e sopratutto il costo sempre in aumento degli schermi di ricambio.
Portatili PC intel: CPU da 6 e 8 core sono vendute in config da gaming con gpu dedicate nVidia (che si portano dietro ulteriori problemi di driver) a prezzi molto alti rispetto alle prestazioni CPU che offrono; possono offrire come vantaggio la Thunderbolt e sono anche ampiamente disponibili sul mercato, data la loro scarsa appetibilità rispetto a Ryzen.
Una speranza per intel sul mercato potrebbe esser rappresentata dalle cpu di 11esima generazione, che presentano performance single core superiori ai ryzen 4000 e alla pari con i 5000, trovandosi però con soli 4 core / 8 thread solitamente proposti al prezzo al quale AMD ha già 8 core / 8 thread o 6 core / 12 thread .