MacOs su processori Intel e altre domande frequenti

SUPPORTO DI FUTURE VERSIONI MACOS – basandoci sul supporto standard che Apple ha sempre garantito di 5 anni ai propri prodotti, e considerando che l’ultimo Intel Mac Pro 2019 – la macchina più costosa in catalogo – è stato venduto fino a giugno 2023, possiamo aspettarci che l’ultimo sistema operativo a supportare intel sarà quello del 2027, con cessazione quindi nel 2028. Si parla quindi di 3 versioni dopo Sonoma.

Successivamente il computer ovviamente ocntinuerà a funzionare senza alcun problema, così come ancora oggi vendiamo macchine a persone che stanno lavorando ancora su mac del 2011 con High Sierra sistema del 2017

Il computer potrà poi sempre esser convertito in qualsiasi momento, senza alcun intervento da parte nostra, a macchina Windows con l’unico intervento richiesto per le schede Thunderbolt 3 su sistemi Alder Lake e successivi che vanno riportate al firmware stock tramite utility di Gigabyte.

PERCHÈ FARE UN HACKINTOSH?
Un hackintosh fisso ha prestazioni CPU per uso audio pari a quelle di macchine con chip M2 / M3, a seconda ad esempio un 12400f è simile ad un m3 pro mentre un i7 14700kf simile ad un m3 max, ma sopratutto consente risparmi enormi in termini di storage SSD interni e RAM in ed è facilmente espandibile, adattabile ed aggiornabile in futuro: i componenti fisici sono sostituibili e aggiornabili singolarmente da qualsiasi tecnico anche non specializzato.Al contrario in caso di problemi/danni ad un moderno Mac originale con dischi saldati e legati al chip T2 il recupero dei dati o di qualsiasi altro componente sarà impossibile in quanto ad esempio anche gli schermi sono serializzati.

L’assistenza per un hackintosh può esser eseguita a domicilio o addirittura in remoto in molti casi, al contrario di un mac da portare ad uno store apple che mandarà la macchina in un laboratorio altrove a verificare se coperta da garanzia per poi spedirne indietro una nuova.

Utilizzare un hackintosh può permettere di essere più produttivi e avere minori downtime perchè permette di fare ogni upgrade in staging – si può anche mantenere un secondo intero sistema “mirror” avviabile sempre pronto in caso di problemi come aggiornamenti non funzionanti di un qualsiasi programma.

Una nota importante: installare macOs su un qualsiasi PC non lo renderà magicamente “più potente” in ambito video/audio. Senza scendere in dettagli, su di uno stesso hardware (quindi compatibile con entrambi i sistemi) il sistema macOs rispetto ad una installazione pulita e corretta di Windows tende ad avere performance inferiori in ambito video, ma ad esser meno soggetto a problemi di stuttering e incompatibilità se usato in ambito audio. Scegliere MacOs è una questione di stabilità in uso audio, abitudine e comodità dell’esperienza d’uso garantita da macos.

LE  FUNZIONI SONO LE STESSE DI UN MAC? POSSO INSTALLARE PROGRAMMI ORIGINALI? Puoi installare qualsiasi programma originale su un hackintosh e potrai usarlo come un qualsiasi mac equivalente, a meno delle funzioni HW specifiche di alcune linee di prodotti, ad esempio se acquisti un tower non avrai le funzioni di regolazione del display o i microfoni integrati di un iMac. A seconda della configurazione, alcuni Hackintosh non avranno le porte Thunderbolt (utilizzate da alcune schede audio e dischi esterni professionali), potrebbero esserci problemi a gestire multipli monitor 4k e senza una scheda wifi configurata con precisione non funzionerà la “continuity” con iPhone . Tutte le schede audio USB e FIREWIRE funzionano immediatamente, mentre la porta Thunderbolt è riconosciuta come una PCIE e questo su alcuni hackintosh può causare incompatibilità con alcune funzioni come AVB o con alcune schede come Antelope.

POSSO AGGIORNARE IL MIO SISTEMA OPERATIVO?
Meglio evitare di eseguire aggiornamenti automatici, e chiunque ti dica il contrario (magari dicendoti che lui fa il vanilla, come se esistessero altri modi di realizzare hackintosh nel 2020?) sta mentendo. I driver per Hackintosh installati in un dato momento non possono mai garantire il supporto alle future “major release” di macOs; un hackintosh configurato a inizio 2024 con Ventura sarà già pronto per Sonoma, ma per release future sarà necessario scaricare prima gli ultimi kext e OpenCore e assicurarsi che il config rispetti i nuovi standard. Questo lavoro nei nostri hackintosh viene effettuato gratuitamente UNA volta per ogni macchina, ulteriori update – con checkup completo e pulizia “fisica” interna – hanno un costo di 50 euro.

È LEGALE? Chi non è contento di aver speso tremila euro per fare la stessa cosa che altri fanno meglio con mille proverà a spaventare gli utenti hackintosh tirando in ballo questo argomento. Ecco quindi cosa ne posso dire dopo aver consultato due legali; del primo riporto (ed espando con link vari) i punti del ragionamento che mi ha esposto a parole, del secondo riporto in interezza quanto scritto.

In primo luogo, stiamo parlando di un programma gratuito (macOs) che però viene concesso in uso solamente a patto di utilizzarlo su “computer apple”.

La sua gratuità intanto ci garantisce che quel che stiamo compiendo non potrà mai esser considerato furto. Il fatto che Apple possa effettivamente appellarsi alla licenza per intraprendere qualsiasi tipo di provvedimento è impossibile, per svariate ragioni; iniziamo dal vedere alcuni passaggi di legislazioni che affrontano problemi simili:

https://www.lexology.com/library/detail.aspx?g=d1ff4369-afcc-4879-97fa-7a8afd8b3380

“This means, for example, that if a licence for software to be downloaded has an indefinite or long period then the usual restrictions or obligations placed on a licensee as a condition for granting the licence such as number of servers, server location, confidentiality, security, field of use, termination for breach will all be unenforceable.”

https://en.wikipedia.org/wiki/End-user_license_agreement#Enforceability_of_EULAs_in_the_United_States

“The DMCA specifically provides for reverse engineering of software for interoperability purposes, so there was some controversy as to whether software license agreement clauses which restrict this are enforceable. ”

In europa, quindi, i termini e condizioni di uso del software devono rientrare nei termini di “ragionevolezza”, ed è da verificare in caso di un qualsiasi processo che il legare l’uso di un software del quale possiedi una licenza (gratuita) ad un certo hardware lo sia. Succede in effetti molto spesso che le regole imposte da grandi aziende nei loro contratti vengano esse giudicate illegali.

Sucessivamente dovrebbero collegare l’acquisto di un hack ad una perdita di profitto, ma questo sarebbe ovviamente un processo stupido, perchè chiunque potrebbe dire “avrei comprato un pc windows e usato cubase al posto di logic”,  e la possibile rivalsa sarebbe da calcolarsi su valori arbitrari di costo – che potrebbe anche essere quello di un macbook air usato, con nessun profitto per la società.

Anche quindi se si dimostrasse la validità dei termini contenuti nell’EULA avrebbe poco senso per loro anche perseguire chi vende le macchine stessa per i suoi profitti, vista la scarsa consistenza e dimostrabilità degli stessi; viste le cifre in ballo, l’azione più probabile (come avvenuto in passato) sarebbe presentare al rivenditore un ammonimento “cease and desist”, in quanto apple non ha alcun interesse ad affrontare apertamente il problema hackintosh perchè qualsiasi provvedimento la obbligherebbe a render conto della strana situazione del legame univoco tra SW e HW che invece è stato sempre negato a Microsoft, obbligando i produttori di PC a vendere una percentuale di macchine senza sistema operativo (solitamente questo accade con i pc di fascia più bassa) e rende teoricamente possibile rivalersi sui produttori per recuperare il prezzo della licenza del PC in caso non si accettasse il contratto.

Ecco invece un secondo intervento dalle parole dirette di un avvocato in ammonimento a chi definisce “illegale” l’hackintosh, che ha ricalcato quasi interamente le conclusioni del mio legale (senza forse andare nello specifico a verificare le normative europee):

– Per definirsi un reato/illecito v’è la necessità che un quid sia contrario all’ordinamento giuridico; l’ordinamento giuridico è formato, sostanzialmente, dalle leggi. Il brocardo “nullum crimen, nulla poena sine lege” si riferisce difatti al principio di legalità e tassatività : nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente previsto dalle legge come reato. Principo fondamentale del nostro ordinamento è la presunzione d’innocenza.
– Il silenzio del legislatore in merito agli Hackintosh può dunque suggerire che siano legali? Da un certo punto di vista, sì. Tuttavia, visto il campo applicativo in analisi, potremmo interessarci di alcune “analogie”; ad oggi, nel nostro ordinamento, non vi sono state sentenze che hanno colpito, direttamente, professionisti utilizzatori o creatori di queste macchine. Aggiungiamo poi che in italia non è presente il cd. “principio di rilevanza del precedente” e da qui arriviamo a dire che un Hackintosh in quanto tale non può essere considerato illegale. Stiamo sempre parlando dell’italia; ovviamente.
– il problema potrebbe giungere con il discorso ELUA. In america gli Hackintosh sono considerati illegali per il particolare regime sanzionatorio che riguarda quei precisi stati. In italia non v’è alcun regime sanzionatorio a tal riguardo. La pratica dell’Hackintosh in italia è equiparata, praticamente, alla pratica del “jailbreak” per gli Iphone; la mancanza di un provvedimento diretto comporta l’impossibilità di porre in essere un “rimprovero” da parte dell’ordinamento, ergo non si può preconfigurare un reato/illecito.
– anche per ciò che riguarda l’EULA (che ad oggi, se non ricordo male, è ancora “materia grigia” in italia – non v’è una norma che la disciplina) vi sono delle problematiche. In primis, l’EULA (che parliamoci chiaramente : nessuno mai legge), essendo un contratto, potrebbe essere pieno delle cd. clausole vessatorie, e queste comporterebbero la nullità del contratto stesso. Per cui ci si sta lanciando in un campo minato, letteralmente, interpretativo.
Ulteriormente, EULA, non è equiparabile ai cd. Terms of Service (accordo legale tra un fornitore ed un utilizzatore di servizi) in cui sono riportati tutte le possibili violazioni degli stessi termini di servizio.
– un ultimo appunto si potrebbe fare sul copyright Apple, essendo quello effettivamente violato, ma nuovamente, stiamo camminando su un terreno legale molto, molto pericoloso dal punto di vista interpretativo. Per apple, in italia, senza una chiara mancanza di legge a favore dell’azione, sarebbe davvero difficile a parer mio ricevere una tutela contro la creazione di Hackintosh; mi permetto poi di aggiungere che in caso di creazione finalizzata ad utilizzo domestico, non vi sarebbe proprio la possibilità di “colpire”. Sarebbe possibile in linea teorica per loro agire sulla presupposizione di un mancamento economico dovuto all’utilizzo della macchina rispetto ad una originale, ma sarebbe molto difficile in sede legale dimostrare tra le varie quanti e quali lavori sarebbero stati eseguiti con la tale macchina, il suo valore, il valore della macchina equivalente non acquistata da apple e il fatto che il suo essere Apple sarebbe stato vincolante al raggiungimento del risultato richiesto rispetto ad esempio ad utilizzare un altro sistema operativo e programma di editing, limitando poi la possibilità di rivalsa alla cifra equivalente al valore stabilito della macchina.