Upgrades, equilibri precari e responsabilità

Questo è un articolo che sento molto personale ed importante perchè riassume al meglio le mie due attività parallele di “ricerca” teorica e quella di esperienza pratica; ho già toccato il tema dell’equilibrio nell’informatica in un mio articolo precedente qui, oggi lo vedremo in una declinazione diversa e con una diversa conclusione.

Ad eseguire un upgrade su una macchina si va alla ricerca dei “colli di bottiglia” cioè di quei punti che maggiormente ne impattano le prestazioni e la funzionalità. La prima cosa che si guarda è se il sistema sia installato su di un vecchio disco fisso a piatti magnetici, supporto di memoria vecchio di concezione e lento in origine che nel tempo si usura e tende a peggiorare ulteriormente le prestazioni, fino ad iniziare a perdere dati.
Se siamo in presenza di una CPU anche solo minimamente performante come un Core2Duo del 2008 (che potrebbe paradossalmente esser più performante di un Atom o Celeron del 2014, tra l’altro), aggiornarlo ad un disco a stato solido (SSD) rappresenta sicuramente il più grande impatto possibile in termini di esperienza utente.

Un altra cosa che si può considerare come collo di bottiglia è la mancanza di aggiornamenti software, banalmente un sistema operativo vecchio che non permette di usare le ultime versioni dei programmi.

Le soluzioni a questi problemi sembrano evidenti, ma pensando a lungo termine e con una visione del sistema d’insieme ci possono essere considerazioni importanti da fare;  facciamo un esempio un po’ estremo applicato a macchine Apple del 2011,

Su queste, se presente la scheda AMD dedicata è molto a rischio di rottura a causa di shock termici – cambi repentini di temperature. Se il computer è ancora funzionante nello stato originale, oggi nel 2023, significa che non è mai stato usato per gaming o editing video e/o non è mai stato in ambienti caldi. Se la macchina ha ancora un hard disk, il collo di bottiglia da questo creato significa che il processore – che condivide lo spazio e quindi lo sviluppo di calore con la scheda video – passa quasi tutto il tempo fermo in attesa dei dati.

Installare una SSD sbloccando questa situazione renderà tutto il computer più veloce portando ad uno sviluppo molto maggiore di calore, che probabilmente causerà in breve tempo il manifestarsi del problema alla GPU che si era fatta 12 anni in un ambiente fino a quel momento tranquillo e quindi molto più fresco.

Aggiornando soltanto il sistema operativo ma rimanendo sul vecchio disco a piatti rotanti, si incontrano comunque due problemi:
1 il disco soffre moltissima usura per tutte le scritture create da un aggiornamento completo del sistema e conseguente anche di molti dei programmi
2 il nuovo sistema essendo pensato per uso su SSD sarà anche molto più pesante intrinsicamente

Il tutto causerà un rallentamento estremo e aumenterà il rischio di rottura. Questo processo è sicuramente la principale causa della sindrome del non aggiornamento, atteggiamento molto diffuso di chi ha provato sulla propria pelle il rallentamento del computer e ha magari provato a risolvere tornando a sistema precedente (risolvendo il punto 2 ma peggiorando ulteriormente in realtà l’1).

Tutto questo quindi culmina nel discorso della responsabilità che ho nei confronti del cliente; potrei consegnare una macchina aggiornando semplicemente il disco ad SSD, oppure addirittura soltanto il sistema e i porgrammi mantenendo addirittura il disco originale, soluzione dal costo praticamente nullo in termini di lavoro effettivo. Ma non si tratta di situazioni con una prospettiva nemmeno a medio termine – quando ero meno esperto, mi capitava di fare upgrade SSD del macbook pro 2011 15″ e sentire il cliente con GPU morta dopo meno di un mese di entusiasmo per le prestazioni stellari.

La soluzione vera è integrare all’aggiornamento software il montaggio della SSD e un lavoro di miglioramento del raffreddamento e quando possibile un undervolt dei componenti per garantire un investimento sensato sul lungo periodo – una spesa maggiore nell’immediato per una prospettiva a lungo termine.