Il servizio di tuning in remoto con anydesk è possibile anche su sistemi hackintosh non realizzati da noi. Si applicano le stesse basi di tutti i servizi di tuning – sia come concetti sia come procedure .
Ci sono differenze operative rispetto allo stesso servizio su windows nella modalità di raccolta dei dati di partenza e nei layer possibili di intervento, per ottenere quel che effettuiamo in laboratorio con il servizio di upgrades – staging, baseline e tuning
Qui diamo le basi di quello che va fatto in preparazione per rendere possibile e valutabile questo intervento.
0 eseguire un backup
Beh, non dovrebbe esser qualcosa da fare solo prima di un tuning, ma meglio sempre ricordarlo. Se il vostro ambiente operativo è molto complesso, potreste valutare settare un sistema di staging – un clone avviabile – prima di cominciare.
1 la raccolta informazioni
Queste indicazioni sono da intendersi se non avete un dual boot con microsoft windows dal quale intervenire.
Il primo passo fondamentale è il riconoscimento della macchina sul quale si va ad intervenire; mancando su macos programmi come hwinfo che permettono un identificazione precisa di ogni parte, bisogna ottenere in altro modo il modello della scheda madre (marca e la sua intera sigla, non solo il chipset utilizzato) o del portatile intero, fondamentali per poter intervenire con efficacia sulla EFI.
Se avete un fisso, possiamo risalirvi ad esempio verificando il preventivo di acquisto della macchina, oppure aprendo il computer e sperando che la scheda video non copra le serigrafie presenti internamente. Un primo passo può essere anche soltanto riconoscere l’I/O shield, magari corrisponde ad un modello tra quelli molto diffusi nel mondo hackintosh come ad esempio la z390 Designare
Con un portatile la sigla si troverà sempre su una label nel lato inferiore; non stiamo cercando la generica “famiglia” come possono essere ad esempio Hp Pavillon Dv6 o Acer Aspire 5 A515 o Lenovo Ideapad 520 ma è necessaria l’intero numero “SKU” che ad esempio procede con
2 registrare le “baseline” di prestazioni
Il secondo step è verificare le prestazioni della macchina pre intervento. Un articolo a riguardo sul nostro vecchio sito ci fa da guida; per prima cosa scaricare e installare Intel Power Gadget e poi scaricare Cinebench r23 e Geekbench 6 , eseguire i test con Power Gadget aperto (e nulla di altro) e registrare i risultati dei test e le temperature raggiunte massime (a fine test r23 solitamente)
3 avere un media di avvio alternativo per testare le EFI e saperlo usare
Il terzo step è avere un disco – chiavetta USB o anche hard disk – che sia formattato in GPT mode o in alternativa possa essere formattato per esserlo, dove inserire le EFI di test. Bisogna assicurarsi che la macchina possa avviare questo disco, ed essendo un operazione eseguita prima dell’avvio del sistema operativo e quindi Anydesk, l’utente deve essere in grado di farlo. La procedura dipende dal sistema, sui fissi solitamente le schede madri usando f11 o f12 per il boot menu, ed è sempre possibile settarlo dal BIOS che si apre con CANC. Per i portatili dipende dal brand, un video ad esempio per HP è qui.
– cosa viene fatto? –
Quel che si poi procede ad eseguire può essere
– aggiornare e migliorare la EFI
– undervolt
– tuning ram
– sblocco CFG Lock